LO TSUNAMI DEL GIOCO D’AZZARDO

La fonte ufficiale “Libro Blu 2018”, Agenzia Dogane e Monopoli è un interlocutore in Italia che gestisce il mercato del gioco fotografando tutto ciò che noi vediamo nelle nostre città (sale slot, macchinette dentro i bar, i casinò ufficiali e una parte del gioco online).
Nel gioco d’azzardo si può individuare una distinzione tra giocato, vinto e perso. Ci sono dei giocatori che investono dei soldi nel gioco e da questa immissione di denaro ne esce una parte in vincite mentre l’altra parte viene persa e viene suddivisa metà allo Stato, metà all’industria del gioco. E’ importante questa distinzione, per capire come gira il mercato. Il giocato complessivo in Italia nel 2015 è stato 88,2 mld mentre nel 2018 siamo giunti a 106,8 mld; vediamo un mercato progressivamente in crescita. Le vincite complessive sono state 71 mld nel 2015 mentre 87 mld nel 2018. Le perdite complessive, quindi la spesa secca che gli italiani affrontano per il gioco d’azzardo nel 2015 sono state 17 mld mentre nel 2018 sono state 18,9 mld.
Un altro dato interessante emerge confrontando i dati che l’italiano spende nel gioco circa 106,8 mld nel 2018 soldi immessi nelle macchinette o giocate sui banchi dei casinò, a fronte della spesa sanitaria complessiva del sistema sanitario nazionale 117 miliardi nel 2019 e la spesa alimentare 156 miliardi nel 2018. Se andassimo a confrontare le perdite gli italiani hanno “buttato” nel gioco 18,9 mld nel 2018 più della spesa in telefonia mobile 12,84 nel 2018 e più del doppio della spesa in farmaci a pagamento7,2 mld nel 2018. Sono cifre impressionanti che sottolineano quanto il gioco sia diffuso non solo in città e quanto rappresenti una voce di spesa per gli italiani.
L’esordio del disturbo da gioco d’azzardo può verificarsi durante l’adolescenza o la prima età adulta, ma in altri individui si manifesta durante la mezza età o addirittura la tarda età adulta. Generalmente, il disturbo da gioco d’azzardo si sviluppa nel corso degli anni, sebbene la progressione appaia più rapida nelle donne che negli uomini. La maggior parte delle persone che sviluppa tale disturbo evidenzia un pattern di gioco d’azzardo che gradualmente aumenta sia in frequenza sia in quantità di scommesse. Il gioco può aumentare durante periodi di stress o depressione e durante periodi di uso di sostanze o di astinenza.
Le aree di funzionamento psicosociale, della salute e della salute mentale possono essere influenzate negativamente dal disturbo. In modo specifico gli individui con disturbo da gioco d’azzardo possono, a causa del loro coinvolgimento mettere in pericolo o perdere importanti relazioni con membri della famiglia o amici. Tali problemi possono verificarsi a causa delle ripetute bugie dette agli altri per coprire la portata del gioco d’azzardo o a causa della richiesta di denaro che viene poi utilizzato per giocare d’azzardo o per pagare i debiti di gioco. Un impiego o le attività scolastiche possono, allo stesso modo, ricevere un impatto negativo: l’assenteismo o uno scarso rendimento lavorativo o scolastico si può verificare con tale disturbo, poiché i ludopatici possono giocare d’azzardo durante le ore di lavoro o di scuola o essere preoccupati per il gioco e le sue conseguenze negative quando invece dovrebbero lavorare o studiare.
